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Libriamoci 2023 – terza e quarta giornata di letture calviniane al Majorana

Libriamoci 2023 - terza e quarta giornata di letture calviniane al Majorana

Libriamoci 2023 – terza e quarta giornata di letture calviniane al Majorana

da Redazione Majorana

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Libriamoci 2023 – terza e quarta giornata di letture calviniane al Majorana
Classi 1A – 2Q (guidate dalle prof.sse Simona De Stefano e Simona Fioravanti)
Una delle più indimenticabili immagini di ribellione, di rifiuto convinto, che esistano nella letteratura ha affascinato i giovanissimi lettori del 1A e 2Q. Anche loro hanno scelto la storia di Cosimo, il “Barone rampante”, che “sale su di un albero, si arrampica tra i rami, passa da una pianta all’altra e decide che non scenderà più”… in un connubio speciale tra letteratura e arte (artista del bellissimo disegno un talentuoso studente del 1A).
Classi 4A – 4D (guidate dalle prof.sse Simona De Stefano e Roberta Bonaldi)
Quale migliore modo di coinvolgere nella lettura se non parlare direttamente al Lettore e renderlo protagonista della storia?
Non poteva mancare l’incipit degli incipit, il primo capitolo di “Se una notte d’inverno un viaggiatore”.
Tra le tante possibili letture, a seguire la proposta di testi tratti da “Le cosmicomiche” con animazione di sfondo e soprattutto con un simpaticissimo scienziato tra i lettori. Scienza e letteratura che si arricchiscono nel contatto reciproco.
La profonda riflessione sul valore della lettura di una studentessa ha chiuso l’incontro tra gli apprezzamenti dei ragazzi.
Classi 3G – 3H (guidate dalle prof.sse Simona Fioravanti e Maria Cristina Tatti)
Letture cosmicomiche anche da parte dei ragazzi delle classi 3G e 3H, a conferma di quanto possano divertire e allo stesso tempo far riflettere i particolarissimi racconti calviniani.
Letture “drammatizzate” con una notevole interpretazione soprattutto del famoso racconto “Tutti in un punto”.
Classi 2D – 2E (guidate dai prof. Rufino Luciani e Laura Battista)
Brani tratti da “Il visconte dimezzato” e da “Le cosmicomiche” hanno aperto la quarta giornata di letture.
I giovani lettori si sono divertiti tra le rocambolesche avventure di Medardo e gli spaziali racconti di Qfwfq.
Classi 4E – 5M (guidate dalle prof.sse Maria Clara Patierno e Serena Cosentino)
Dalla lettura di una delle fiabe abruzzesi della raccolta “Fiabe italiane” ad estratti di “Il sentiero dei nidi di ragno” è spaziata la scelta delle classi 4E – 5M.
D’altronde, elementi fiabeschi accompagnano tutto il romanzo: dal senso di stupore di Pin verso uomini e paesaggio al rapporto del ragazzo con la pistola rubata, vero oggetto magico e misterioso per eccellenza, che lui tocca, accarezza, osserva e infine nasconde nel suo posto segreto: il sentiero dei nidi di ragno.
Classi 2A – 2F (guidate da Adriana De Blasis e Annarita Fracassi)
In mezzo alla città di cemento e asfalto, Marcovaldo va in cerca della Natura. Ma esiste ancora, la Natura? Quella che egli trova è una Natura dispettosa, contraffatta, compromessa con la vita artificiale.
Le favole moderne di Marcovaldo hanno animato l’incontro delle classi 2A e 2F.
Classi 3D – 3E (guidate dalle prof.sse Roberta Bonaldi e MariaClara Patierno)
La simpatica lettura di una fiaba abruzzese ha aperto l’ultimo incontro della giornata.
A seguire, una riflessione sulla lettura partendo dalle parole di Calvino nel famoso saggio “Perché leggere i classici” e in chiusura la proposta di un test a tutti gli studenti presenti: “se leggi ti lib(e)ri, PERCHÉ…”.
«Il leggere per la prima volta un grande libro in età matura è un piacere straordinario: diverso (ma non si può dire maggiore o minore) rispetto a quello d’averlo letto in gioventù.
La gioventù comunica alla lettura come a ogni altra esperienza un particolare sapore e una particolare importanza; mentre in maturità si apprezzano (si dovrebbero apprezzare) molti dettagli e livelli e significati in più.
Ci dovrebbe essere un tempo nella vita adulta dedicato a rivisitare le letture più importanti della gioventù. Se i libri sono rimasti gli stessi (ma anch’essi cambiano, nella luce d’una prospettiva storica mutata) noi siamo certamente cambiati, e l’incontro è un avvenimento tutto nuovo.» (I. Calvino)